Le radici

A partire fu il nonno Francesco nella piccola località di Olza di Morfasso (PC), agli inizi del '900, quando l'unica forza motrice erano le braccia. Uomo di grande iniziativa ed anche "rivoluzionario" per i suoi tempi, 

"Ceco" ha lasciato una traccia indelebile nella sua comunità. 

A succedergli fu il figlio Cesare che, sempre ad Olza, segnò il primo passaggio "meccanizzato" aggiungendo un motore a petrolio che, tramite pulegge in legno, dava il moto alla sega a nastro, alla pialla filo/spessore e ad una toupie con basamento in cemento. 

Era il tempo soprattutto delle ruote per i carri agricoli, degli infissi e dei "girelli" dove far imparare a camminare i piccoli: falegname, fabbro .... tutto si doveva fare! 

Nel 1965 Cesare fece il grande passo acquistando un terreno a Morfasso capoluogo e costruendovi prima il nuovo laboratorio (150 mq) a piano terra e poi l'abitazione al piano superiore (1970). 

Passò qualche anno e gli spazi si dimostrarono subito stretti, così Cesare decise di costruire un capannone prefabbricato a fianco del laboratorio che riempì con nuove macchine. 

Qui cominciò a muovere i primi passi con il legno il secondo figlio di Cesare, Claudio che, quando il babbo lasciò per la pensione, prese in mano le redini dell'azienda.


Quest'immagine rappresenta il filo conduttore dell'evoluzione della falegnameria: il nonno Francesco la volle nel suo piccolo laboratorio ad Olza; passò per la prima versione della Falegnameria a Morfasso e ed ora ha il suo spazio nel nuovo capannone, senza soluzione di continuità